22/9/2020

Girls Code It Better al SIF di Venezia

In Italia sono ancora troppo poche le donne che partecipano attivamente al mondo del lavoro (meno del 50%), e che contribuiscono all'economia digitale. Eppure nella top 10 dei lavori emergenti la tecnologia è predominante.
Includere sempre più donne in percorsi di studio e lavoro tecnici e scientifici diventa allora fondamentale: da un lato per accrescere il numero di professionisti competenti che possono contribuire alla crescita del nostro Paese, dall'altro per consentire a sempre più donne di accedere a percorsi professionali remunerativi e di sicuro interesse per il mercato del lavoro di domani.

Ma, a cosa è dovuta la disparità di genere nel mondo STEM e quali azioni stiamo facendo in Italia per eliminarla?
Ne ha parlato Costanza Turrini – membro del Consiglio di Amministrazione di Officina Futuro Fondazione MAW e ideatrice del progetto– nel suo intervento allo Strategy Innovation Forum, l'unico think tank italiano sul tema dell'innovazione strategica organizzato dalla Ca' Foscari, di cui MAW è stato ancora una volta premium partner.
Il Forum ha coinvolto numerosi imprenditori, manager, professionisti, accademici e policy makers che hanno analizzato in diversi panel gli impatti dell'Intelligenza Artificiale e della Blockchain sui modelli di business.
Nell'ambito della sessione relativa agli impatti su "Labour & Welfare 4.0", C. Turrini ha presentato Girls Code It Better, il progetto della Fondazione MAW che ha l'obiettivo di avvicinare le ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado alle discipline STEM, attraverso club pomeridiani di progettazione, creatività e tecnologia digitale.  
"Dobbiamo tornare indietro, nella formazione – ha spiegato Turrini - Uno stereotipo nel mondo dell'istruzione è che le donne siano naturalmente portate per le materie umanistiche, mentre gli uomini per le materie scientifiche.
Questo stereotipo incide sulle scelte nei percorsi scolastici e professionali di uomini e donne, perché incide sulle loro performance. I maschi hanno davvero risultati migliori in matematica e scelgono quindi percorsi di studio scientifici, ma non esiste nessuna base biologica perché sia così.
Con la Fondazione MAW abbiamo provato a realizzare un contesto più inclusivo, in cui le ragazze possano sperimentare le materie scientifiche, perché è da lì che parte la scelta di frequentare università ad indirizzo scientifico, di avvicinarsi al digitale e anche di prendere in considerazione percorsi lavorativi interessanti per il mercato del lavoro futuro. Dobbiamo iniziare a ragionare su una "squadra al completo".
Così abbiamo creato il progetto GCIB per avvicinare le ragazze all'ambito STEM. Con GCIB andiamo nelle scuole e organizziamo dei club pomeridiani in cui le ragazze lavorano alla realizzazione con schede elettroniche, automazione, progettazione, modellazione e stampa 3D, Web Design e Web Development, programmazione app e gaming, realtà virtuale e aumentata.
Quest'anno ci saremo ancora, con molti più laboratori e se necessario li realizzeremo online, col lockdown li abbiamo realizzati a distanza e le ragazze hanno lavorato benissimo.
GICB è un progetto doppiamente inclusivo, perché andando nelle scuole secondarie di primo grado riusciamo a coinvolgere anche le ragazze che provengono dai contesti più fragili."
Per scoprire il progetto tutto rosa della Fondazione MAW, clicca qui
Per ascoltare l'intervento completo di Costanza Turrini clicca qui
Per ascoltare anche gli interventi degli altri relatori, guarda la registrazione streaming sul canale youtube dello Strategy Innovation Forum: clicca qui

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